La Giunta Regionale guidata da Francesco Pigliaru presenterà al nuovo Governo il dossier Sardegna, nel quale le priorità riguarderanno sopratutto il diritto alla mobilità dei sardi e la richiesta di essere accompagnati a Bruxelles dinanzi la Commissione Europea con cui è sempre aperto il dibattito sulla questione della continuità territoriale della Sardegna. 

Un’appoggio forte da parte dell’esecutivo nazionale è dunque importante per la nostra Giunta, che auspica ad uno spirito di collaborazione con il governo appena nato.

 

Le parole del Presidente Pigliaru:

« Nel contesto di relazioni Stato-Regione mai semplici e spesso conflittuali, il governo di Paolo Gentiloni, come prima quello guidato da Matteo Renzi, ha lavorato con noi con un non comune spirito di collaborazione ben interpretato da molti dei suoi ministri. Spero che questo spirito di collaborazione possa estendersi anche al governo appena nato.

Da parte nostra, continueremo a lavorare con determinazione per il benessere della Sardegna e della nostra gente, indipendentemente dalla parte politica nella quale si colloca un governo centrale. Nei rapporti con lo Stato ci sono ancora non pochi nodi importanti da sciogliere, grandi vicende non risolte come accantonamenti e insularità, in quest’ultimo caso soprattutto per la parte che riguarda il diritto alla mobilità dei sardi, oggi seriamente limitato da regole europee del tutto inadeguate per chi vive in un’isola. Affrontarle e condurle subito verso una soluzione positiva significherebbe partire con il piede giusto.

Ci aspettiamo di avere il governo al nostro fianco nella lotta alla dispersione scolastica come in quella per concludere positivamente situazioni di crisi che, per citare solo le principali, spaziano da Porto Torres a Portovesme, da Ottana a Villacidro. E ci aspettiamo, com’è ovvio, anche continuità per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali concordati e avviati come mobilità su ferro e costo dell’energia, e più in generale la piena attuazione delle molte e importanti azioni previste dal Patto per la Sardegna ».

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