Il 2017 è stato l’anno dell’equity crowfunding, sebbene tutti i modelli abbiano beneficiato di un forte slancio, è il modello di finanziamento per sturtup e PMI  a registrare un incremento del 150% con una raccolta fondi che supera solo nel 2017 gli 11 milioni di euro.

Secondo i dati raccolti sulla salute del mercato del crowfunding, in Italia:

  • ammonta a circa 133 miliardi di euro il totale raccolto, grazie al quale sono stati finanziati 15.915 progetti;
  • il 2017 con 41.406.243 euro registra una crescita pari al + 45% rispetto al 2016.

L’importanza di tale modello è sicuramente l’essere un processo collaborativo e uno strumento attraverso il quale sfruttare le potenzialità del web per coinvolgere persone e raccogliere fondi necessari a realizzare progetti culturali, imprenditoriali, sportivi, sociali e civici.

Il vantaggio per le PMI è dunque quello di aprirsi a un sistema di finanziamento innovativo e “democratico”. Il web all’interno di questo processo diventa dunque il punto d’incontro che permette la collaborazione e il coinvolgimento di più persone nel progetto di crowfunding, abbattendo le barriere tradizionali dell’investimento finanziario e dando vita a una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse su temi di interesse collettivo.

Con una campagna di crowdfunding imprese, associazioni, artisti, privati cittadini ed enti pubblici possono dare vita ad iniziative altrimenti destinate a restare chiuse in un cassetto, coinvolgendo una comunità e rendendola protagonista dell’iniziativa.

Per fare crowdfunding efficacemente non basta però pubblicare la propria idea su internet e aspettare che arrivino persone disposte a contribuire economicamente alla sua realizzazione. Il progettista di una campagna di raccolta fondi deve infatti pianificare nei dettagli l’iniziativa, ideare una strategia di comunicazione che lasci il segno e organizzare una squadra di lavoro con attitudini al project management e alla creatività.

Al fine di promuovere la cultura del crowdfunding e le buone pratiche per una campagna di raccolta fondi di successo anche in SardegnaGinger, grazie alla collaborazione di Sa Scena Sarda, Singers Club e D.A. Consulting, organizzano due edizioni del workshop Il crowdfunding in pratica, che farà tappa:

  • a Cagliari il 31 maggio dalle 16:00 alle 20:00, presso l’Associazione Culturale Singers Club, via Dante n. 15;
  • a Sassari l’1 giugno, dalle 16:00 alle 20:00, presso Confartigianato Imprese Sassari, via Alghero n. 30.

Entrambi gli incontri saranno aperti ad associazioni, imprese culturali e non, artisti, liberi professionisti e realtà del non mondo non profit, e saranno organizzati in modo tale da fornire ai partecipanti le competenze e gli strumenti fondamentali per lanciare una campagna di crowdfunding.

Nel Programma Didattico saranno, infatti, affrontate le caratteristiche fondamentali del reward based crowfunding e quanto sia utile utilizzare questo strumento, quali modalità e in quanto tempo realizzare una campagna di crowfuning, come realizzare in modo efficace i contenuti ( dai testi, ai video, alle ricompense efficaci per una campagna di raccolta fondi) nonché come promuoverla e raggiungere i potenziali sostenitori.

Per partecipare al workshop è necessario ISCRIVERSILa quota di partecipazione è di 70 euro a persona.

L’evento è organizzato, inoltre, con la collaborazione di Confartigianato Imprese Sassari ed Eupuru!.

 

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