La Sardegna è la prima regione ad aver pensato, realizzato e finanziato un piano straordinario per il lavoro, creando le migliori condizioni per nuove assunzioni.

Il Progetto LavoRas è un piano per il lavoro istituito dalla Regione Sardegna, ed approvato dalla Giunta il 2 marzo 2018, con una dotazione finanziaria di 128 milioni di euro per il 2018 ( a cui faranno fronte ulteriori 70 milioni all’anno per il 2019 e per il 2020.)

Di questi:

  • 43, 1 milioni di euro sono destinati all’occupazione e ad assegni formativi
  • 18,3 milioni ad interventi specifici
  • 4,8 milioni per rimodulazioni

Il 2018 sembra essere, dunque, l’anno in cui le aziende sarde possono riprendere ad assumere giovani e meno giovani: le condizioni favorevoli ci sono tutte.

E’ questo l’intento alla base della costruzione del solido programma delle Politiche attive per il Lavoro varate dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura.

« Il Progetto LavoRas parla alle imprese, destinatarie di una serie di incentivi che potranno sommarsi a quelli varati dal Governo, così da rendere più semplice avviare un contatto che si auspica si trasformi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. »

Le Politiche attive sono state suddivise su due linee di attività:

  • un piano di incentivi alle assunzioni con a disposizione 34 milioni di euro: du cui 22 milioni sono destinati ai giovani (in particolare ai disoccupati fino ai 35 anni), 10 milioni sono destinati agli over 35 e 2 milioni ai disabili. Per gli over 55 anni, inoltre, è stato disegnata una misura specifica per incrementare le ore e le giornate lavorative nel contratto di lavoro intermittente, sostenendo i datori di lavoro attraverso l’erogazione della metà dell’indennità di disponibilità.
  • gli assegni formativi, i quali contano su uno stanziamento di 9,1 milioni di euro

Si tratta di misure che andranno a sommarsi agli sgravi contributivi contemplati dalla legislazione nazionale, in modo tale da accrescere i vantaggi per i destinatari.

Incentivi alle assunzioni

Nel dettaglio, l’incentivo regionale consiste in un finanziamento per ogni lavoratore assunto di 4 mila euro all’anno (per ciascun nuovo assunto) destinati alle imprese con almeno una sede operativa in Sardegna.

Nel caso di contratti a tempo determinato (minimo 12 mesi) il finanziamento è pari a 3 mila euro per lavoratore, rimodulabile proporzionalmente in caso di contratto di lavoro part-time.

Tale contributo regionale può cumularsi con gli sgravi previsti dalla legislazione nazionale ( circa 8 mila euro massimi).

Di questi incentivi alle assunzioni, il 25% andrà a favore delle imprese che assumono un giovane a seguito di un tirocinio.

L’assegno formativo

L’assegno formativo si colloca come risposta all’esigenza da parte delle aziende, ma nel particolare, dei lavoratori stessi di possedere quelle competenze su cui al momento non sono aggiornati o completamente nuove, in linea coi cambiamenti che stanno investendo il mondo imprenditoriale e quello del lavoro in primis.

Per gli under 35, l’intervento mira all’acquisizione di competenze in particolare nei settori dell’innovazione e digitali.

Per i soggetti over 35, l’obiettivo è favorire l’occupazione di soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo.

A gestire la misura sarà l’ASPAL, per il tramite dei Centri per l’Impiego territorialmente competenti che individueranno anche situazioni in cui le competenze richieste dall’azienda non sono reperibili immediatamente all’interno dell’offerta formativa disponibile nel sistema della formazione regionale accreditata. In questi casi verrà erogato al disoccupato un assegno formativo individuale, che l’interessato potrà indirizzare verso una struttura formativa di proprio interesse, per acquisire la competenza mancante.

 

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