Oggi più che mai, le imprese devono affrontare le sfide legate al costo dell’energia e alla necessità di rendere i propri processi produttivi più resilienti e indipendenti. In questo scenario, l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili non è più solo un’opportunità, ma una vera e propria leva strategica per la sopravvivenza e la crescita.

Il bando “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI” mette a disposizione 320 milioni di euro per sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici e mini-eolici destinati all’autoconsumo, utili anche a far parte come prosumer di una CER.

Con questa visione, l’ente pagatore Invitalia gestisce l’erogazione del contributo del MiMIt che con decreto direttoriale del 14 marzo 2025 ha disciplinato le modalità di accesso ai fondi destinati al sostegno di programmi di investimento coerenti con le finalità della Misura 7, Investimento 16 – Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI, finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

La finestra per presentare domanda è aperta dal 4 aprile 2025 fino al 17 giugno 2025 alle ore 12:00.

L’incentivo è rivolto a tutte le PMI italiane, escluse quelle attive nel settore carbonifero, nella produzione primaria agricola e nella pesca/acquacoltura e prevede contributi a fondo perduto per programmi di investimento orientati all’autoproduzione e all’accumulo di energia elettrica.

Gli incentivi sono concessi in base a una graduatoria nazionale e riguardano spese ammissibili tra 30.000 € e 1 milione di euro, con le seguenti intensità di contributo:

  • 40% per micro e piccole imprese
  • 30% per medie imprese
  • 30% per i sistemi di accumulo
  • 50% per la diagnosi energetica ex ante, fondamentale per pianificare interventi efficienti e mirati

Queste percentuali dimostrano come la misura sia stata costruita per favorire la transizione energetica anche per le realtà imprenditoriali di dimensioni più contenute, spesso escluse dai grandi investimenti infrastrutturali. L’energia autoprodotta è una risorsa che abbatte i costi, valorizza l’impresa e la rende protagonista della transizione ecologica. Inoltre, le PMI che investono in impianti rinnovabili possono diventare parte attiva di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), condividendo l’energia prodotta e beneficiando di ulteriori vantaggi economici e sociali.

Scarica il file pdf con le FAQ

Scarica tutti i moduli necessari per la presentazione della domanda (formato .zip).

ENTE PAGATORE INVITALIA: Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi – Invitalia

MINISTERO: Autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – Nuovo Sportello

La nostra Unione Territoriale, insieme ai partner di sistema come Power Energia e il proprio alleato, Kairoscope, supportiamo le cooperative interessate ad intraprendere un percorso di transizione energetica che faccia da volano per lo sviluppo dei territori che le ospitano, anche con la Creazione di CER. Per assistenza e supporto nella presentazione della domanda contattare l’Area Progettazione e Sviluppo della nostra unione.

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