“Cooperative sociali estromesse dall’assistenza domiciliare a dipendenti pubblici e familiari”.
Criticità del nuovo bando Inps 2025-2028, rivolto a circa 35mila famiglie italiane di dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria prestazioni creditizie e sociali. A fronte di risorse economiche invariate, la novità introdotta dal nuovo bando consiste nell’esclusione totale delle centrali cooperative e delle singole cooperative sociali indipendenti.
Per rappresentare il potenziale disagio che si verrà a creare nei territori e della cooperazione sociale e cercare un fronte comune, oggi una delegazione di cooperatori sociali, guidata dal presidente della nostra unione territoriale, Gavino Soggia, si è recata a Cagliari, presso la CGIL, e insieme al presidente di Federsolidarietà Sardegna, Antonello Pili, e a cooperatori e altre associazioni e sindacati che si occupano di cooperazione sociale. L’obiettivo è costruire una voce unitaria che sappia riportare all’attenzione nazionale l’impatto reale di questo bando sui territori, sulle famiglie e sui lavoratori. La cooperazione sociale chiede un ripensamento del bando, un confronto con le parti sociali e una gestione condivisa che non lasci sole le persone fragili e abbandoni i cooperatori sociali dopo anni di servizio ai territori.
Allarme lanciato a livello nazionale da Stefano Granata, presidente nazionale di Federsolidarietà-Confcooperative in merito alla misura pensata per sostenere l’assistenza a coniugi, familiari e parenti di primo grado non autosufficienti, ma che oggi rischia di mettere in difficoltà utenti, famiglie, lavoratori e cooperative.
Leggi l’articolo completo in merito alle dichiarazioni di Federsolidarietà e sapere di più sulla situazione in Sardegna, sulla rivista Vita.it: «Cooperative sociali estromesse dall’assistenza domiciliare a dipendenti pubblici e familiari» – Vita.it