Con il decreto ministeriale del 16 febbraio, le Camere di Commercio Italiane indossano una veste rinnovata e puntano a fare da bussola alle imprese attraversate dalla rivoluzione industriale 4.0, sostenendo con efficacia ed efficienza la crescita delle stesse, la modernizzazione e l’allineamento con le trasformazioni digitali.

Le Camere di Commercio assumono dunque una nuova identità, una nuova organizzazione e sviluppano nuove funzioni innovative coerenti con i piani di sviluppo nazionali per modernizzare il paese e confrontarsi con l’Economia 4.0.

Gli ambiti di intervento riguardano:
la digitalizzazione dell’organizzazione e dei processi delle imprese italiane – superamento del gap tecnologico e culturale, attraverso interventi come il cassetto digitale (che, grazie al servizio impresa.italia.it permette in qualunque momento di consultare le informazioni delle propria azienda), la fatturazione elettronica, il programma “Crescere in digitale” realizzato insieme a Google e al Ministero del lavoro, il progetto “Eccellenze in digitale”, ed infine l’attivazione dei Pid.

giovani scuola-lavoro – rispondere alla disoccupazione giovanile favorendo l’incontro tra i giovani e le imprese attraverso l’alternanza scuola-lavoro (in merito a ciò, le Camere di Commercio istituiscono il Registro nazionale dell’alternanza scuola-lavoro, attraverso il quale è possibile informarsi sulle imprese e gli enti pubblici disponibili a svolgere i percorsi di alternanza).

 l’impresa sostenibile – la riforma affida alle Camere determinate competenze su cultura, ambiente e qualità con l’obiettivo di rendere il Made in Italy più competitivo sul mercato globale.

Il primo ambito di intervento individua dunque l’attivazione dei Pid, punti impresa digitale, per i quali è prevista una rete composta da 77 desk su tutto il territorio nazionale, a supporto delle Mpmi nei processi di digitalizzazione e nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0.

I Pid sono la risposta delle Camere di Commercio alla richiesta del Mise di realizzare un Network di punti di contatto con le imprese, attraverso servizi informativi, formativi e di assistenza sul tema del digitale, in collaborazione con le associazioni di categoria.

Un progetto che si colloca nell’ambito del Network Nazionale Impresa 4.0.

Diverse le figure professionali specializzate coinvolte e gli strumenti di assessment utilizzati, utili a svolgere una funzione di monitoraggio e valutazione da parte delle politiche governative nei confronti delle esigenze emergenti nelle imprese italiane.

Con i Pid, le Camere di Commercio diventano il punto di riferimento per gli imprenditori e i professionisti che vogliono approfondire la teoria e la pratica del processo di digitalizzazione, informarsi sulle opportunità offerte dal piano industria 4.0 e sui programmi per l’innovazione digitale.

I Pid sono sportelli sia fisici che virtuali: attraverso www.puntoimpresadigitale.cam.com.it promosso dalle Camere e realizzato da InfoCamera, è possibile rimanere aggiornati sui servizi e le attività promossi dalle Camere di Commercio, correlati ai piani governativi Industria 4.0 e Agenza Digitale.

Attraverso una mappa georeferenziata sarà possibile individuale il Pid più vicino alla propria realtà produttiva.

Alla collocazione fisica dei Pid su ciascun territorio, si aggiunge una rete virtuale attraverso cui è possibile accedere ad un ampia gamma d i servizi specializzati, forum, community e social media.

I destinatari sono le imprese, di qualsiasi dimensione e settore economico.

I Pid offrono formazione sulle tecnologie 4.0 in relazione ai diversi settori economici, con approfondimenti sulle loro applicazioni pratiche, sul quadro normativo e sugli incentivi a disposizione degli imprenditori. Attraverso questi ultimi si viene indirizzati verso i servizi offerti dalle Camere e dagli altri attori del Network Industria 4.0, tra cui i Competence Center, che prevedono il coinvolgimento di università, centri di ricerca e aziende private, e i Digital Innovation Hub di Confindustria.

Attraverso i bandi ideati ad hoc infine, i Pid offrono dei voucher da investire in consulenze e formazione sulle tecnologie 4.0, e tutto il supporto necessario agli imprenditori intenzionati a partecipare.

Ciascun Pid è composto da specifiche figure professionali così individuate:

  • il Digital Leader (o ‘ambassador’) che coordina il Pid camerale
  • il Digital coordinator che presidia il rapporto con le imprese e i digital promoter
  • i Digital promoter (in media 3 per Pid) che sviluppano azioni di supporto, promozione e assistenza
  • il Digital mentor che offre gratuitamente supporto di indirazzamento/consuleneza alle Mpmi

Le risorse finanziarie messe in campo sono oltre 116 milioni di euro per consentire la realizzazione del progetto: quasi il 40 % dellerisorse è destinato alle imprese attraverso voucher, il restante sarà indirizzato alle spese di avviamento e di gestione dei Pid.

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