Il Piano Export Sud 2 (PES2), nato per sostenere le imprese ad esportare i loro prodotti nel mondo, è alla sua seconda edizione. Prevede una dotazione finanziaria pari a € 50.000.000 a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 FESR Asse III, Azione 3.4.1 “Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”.

Le iniziative del PES2 

L’azione si articola in diversi interventi destinati alle imprese, in particolare le MPMI (ovvero le micro e piccole imprese), in continuità con quanto già realizzato dalla Direzione Generale Incentivi alle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico con il precedente Piano Export Sud per le Regioni della Convergenza, attuato dall’ICE-Agenzia.

Le risorse sono destinate all’attuazione di iniziative di formazione e di promozione a favore delle MPMI localizzate nelle “Regioni meno sviluppate” (Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia) e nelle “Regioni in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna).

 

Il nuovo Piano Export Sud persegue due finalità:

  • trasformare le aziende potenzialmente esportatrici in esportatori abituali
  • incrementare la quota export ascrivibile alle Regioni del Mezzogiorno sul totale nazionale.

Il progetto PES2 prevede 4 Programmi Operativi Annuali. In questa sezione sono pubblicati gli eventi in programma per la terza annualità, che saranno avviati a partire dal 1.4.2019 fino al 31.5.2020, suddivisi per categoria di Regioni.

 

Soggetti ammissibili: chi può partecipare

Possono partecipare alle azioni previste dal Piano Export Sud II le PMI sulla base dei criteri generali descritti nel PON I&C 2014-2020 e nello specifico indicati nell’azione di riferimento 3.4.1 di cui alla Decisione CE (2015)8450 del 24.11.2015.

Le micro, piccole e medie imprese (MPMI), come definite nell’Allegato I del Reg. (UE) 651/2014, startup, i consorzi regolarmente iscritti al registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente, reti di impresa, i parchi tecnologici e universitari che:

  1. abbiano sede operativa in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise;
  2. non si trovino in situazioni di morosità con l’Agenzia-ICE;
  3. siano in regola con le norme vigenti in materia fiscale, assistenziale e previdenziale;
  4. siano in possesso di potenzialità di internazionalizzazione e capacità di apertura verso il mercato, ossia rispettare i seguenti requisiti minimi:
    a. avere un sito internet o, in alternativa, essere presenti con una pagina informativa in un social network;
    b. essere in grado di garantire una risposta telematica (es: posta elettronica) almeno in una lingua straniera alle richieste provenienti da interlocutori esteri.
  5. non siano in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata.

 

I riferimenti per partecipare

Sito web ufficiale ICE 

Schede iniziative Regioni in transizione 

Requisiti di ammissibilità

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