Dal 22 novembre 2017 è stato definito il nuovo Reddito di inclusione sociale (Rei), introdotto con decreto legislativo n.147 del 15 settembre 2017.

Il Rei è il nuovo sussidio economico introdotto nel panorama legislativo italiano con l’approvazione della legge delega recante “norme relative al contrasto della poverta’, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali”.

Tale sussidio va a sostituire il Sostegno all’inclusione attiva (SIA) e l’assegno di disoccupazione Asdi e dal 1 gennaio 2018 diventa lo strumento unico nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Possono beneficiarne i cittadini italiani e comunitari, i cittadini stranieri con permesso di soggiorno e i titolari di protezione internazionale residenti in Italia da più di 2 anni.

In tal senso, famiglie composte da:

  • minori
  • persone con disabilità
  • over 55 anni in stato di disoccupazione da almeno 3 mesi
  • donne in stato di gravidanza

Il Rei non è compatibile con altri sussidi per la disoccupazione, eventualmente goduti anche da altri componenti familiari.

Il nuovo sussidio prevede:

  1. un assegno mensile, erogato attraverso una carta elettronica variabile secondo le dimensioni del nucleo familiare;
  2. un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo, predisposto dai servizi sociali comunali.

Il sussidio sarà caricato sulla Carta Rei emessa da Poste Italiane, la quale andrà a sostituire la Carta Acquisti introdotta nel 2008.

Metà dell’assegno potrà essere prelevato in contanti, l’altra metà speso tramite POS in negozi convenzionati (supermercati, alimentari, parafarmacie abilitate) e per pagare le bollette di gas e luce presso gli uffici postali.

Possono accedere all’incentivo le famiglie con:

  • ISEE non superiore a 6mila euro
  • ISRE non superiore a 3mila euro
  • patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) non superiore ai 20 mila euro
  • patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro 

Sarà possibile presentare domanda presso i Comuni di residenza o altri punti di accesso indicati dai Comuni stessi, a partire dal 1° dicembre 2017.

Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà, sottolinea come la Carta Rei sia “un’importante misura strutturale” che permetterà di costruire una metodologia in grado di contrastare la povertà, “ma una misura al momento non sufficiente, in quanto il vero cambiamento avverrà a partire dal 1 Luglio 2018, data in cui saranno tolte le categorie destinatarie e il Rei potrà essere ampliato a 2,5 mln di persone, tenendo conto solo dei parametri economici”.

Il Presidente evidenzia quanto sia necessario puntare sui servizi attraverso la messa in campo di politiche di contrasto alle disuguaglianze sociali presenti in Italia tra le diverse aree del nostro Paese: non solo tra Nord e Sud, bensì anche tra piccoli comuni e grandi città.

 

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