La Finanziaria 2019 è legge.
La manovra vale 9 miliardi e 757 milioni, di cui 8,219 di parte manovrabile, cioè effettivamente spendibile.
Nel 2018 le risorse a disposizione, sempre a copertura di costi fissi e investimenti, ammontavano a 7,792 miliardi, mentre nel 2017 valevano 7,634 miliardi.
La finanziaria è stata presentata e approvata dalla Giunta il 10 ottobre 2018 e presentata in Commissione di Bilancio il 13 dicembre dall’assessore Raffaele Paci.
La manovra è il compimento di un percorso cominciato 5 anni fa e riguarda quattro macro aree: solidarietà, sostenibilità, crescita e innovazione, con un aumento degli stanziamenti in tutti i settori.
In sintesi, secondo le parole dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci, « la finanziaria 2019 mette al centro le famiglie, progetta lo sviluppo per creare occupazione, azzera totalmente il decennale debito della sanità, protegge le fasce più deboli con il Reis e investe fortemente sugli enti locali e sulla programmazione territoriale anche per rilanciare le zone interne e contrastare lo spopolamento. Il tutto tenendo le tasse più basse d’Italia, quelle per le imprese (Irap) e quelle sulla persona (Irpef), il che significa lasciare 130 milioni in più a disposizione delle imprese e 100 delle famiglie ».
PACCHETTO FAMIGLIA. La novità della Finanziaria 2019 è l’intervento per il ceto medio da 64 milioni e 850mila euro. Sono cinque misure, a cominciare dai trasporti gratis – autobus, pullman e treni – garantiti a tutti gli studenti sardi, dalle scuole medie all’università. La spesa inserita nella manovra è di 10,5 milioni. Adolescenti e ragazzi dovranno limitarsi a versare una cauzione di pochi euro a garanzia dell’utilizzo dell’abbonamento, “in modo da evitare lo spreco di risorse pubbliche”, ha spiegato Paci. Nel pacchetto famiglia anche le detrazioni Irpef per i figli a carico, in caso di redditi pari o inferiori ai 55mila euro annui: sono 200 euro per ciascun minore, ma lo sgravio sale a 300 sui figli disabili, come nell’emendamento presentato dai Fratelli d’Italia e accolto. Ancora: 25 milioni saranno destinati ai rimborsare le ristrutturazioni della prima casa, con premialità per le abitazioni che ricadono nelle zone interne e per le opere di efficientamento energetico. Ecco poi i bonus per l’asilo nido: alle famiglie sarde andranno 4 milioni per recuperare parte delle rette. Infine con 350mila euro verranno sostenute le spese mediche per le coppie con problemi di fertilità e che scelgono di curarsi fuori dall’Isola.
REDDITO INCLUSIONE SOCIALE. La manovra approvata dal Consiglio regionale rifinanzia e aumenta lo stanziamento per il Reis: sono 45 milioni che fanno parte del capitolo Politiche sociali. Vale in tutto 382 milioni, la somma più alta mai stanziata da una regione per l’assistenza ai cittadini.
DEFICIT SANITÀ AZZERATO. Con la Finanziaria 2019 viene cancellato il deficit della sanità. Sarà un percorso in tre anni, sino al 2021. L’anno prossimo alla copertura del disavanzo è destinata una somma di 167 milioni e 770mila euro; sul 2020 la posta di bilancio è pari a 121 milioni e 270mila euro; sul 2021 la quota è di 72 milioni e 664mila euro. Il percorso di risanamento era cominciato nel 2015, con uno stanziamento di 328.371.988 euro. Nel 2016 la posta è stata di 297.625.119 euro, nel 2017 di 232.011.536 euro. Quest’anno per la riduzione del passivo la somma vale 206.259.400 euro. L’importo totale assegnato alla Sanità per il 2019 è di 3 miliardi e 736 milioni contro i 3,488 del 2018.
SCUOLA E ISCOL@. Nel 2019 l’istruzione e il diritto allo studio saranno finanziati in Sardegna con 195,4 milioni a fronte dei 156,3 del 2018. Aumentato anche il fondo per le università di Cagliari e Sassari, passato dai 4 milioni del 2014 agli 11 milioni del 2018. A questo importo vanno aggiunti gli investimenti del progetto su Iscol@ che conta già 1.200 cantieri aperti per riqualificazione degli edifici esistenti e la costruzione di ventiquattro nuovi istituti. La Regione ha conteggiato che attraverso il sostegno all’edilizia scolastica e il potenziamento della didattica sono stati creati 3 mila posti di lavoro. La spesa totale di Iscol@ è pari a 250 milioni.
RISORSE AI COMUNI. La nuova manovra ha confermato per gli enti locali il fondo unico da 600 milioni, a cui ne sono stati aggiunti 50 milioni per il risanamento del dissesto finanziario. Previsti inoltre 51 milioni per i lavori di ristrutturazione negli edifici pubblici dei piccoli centri e 15 per le Province. Ai Comuni sono state destinati anche i 75 milioni della Programmazione territoriale nonché i 70 milioni di LavoRas, il piano straordinario per il lavoro gestito in parte dai Comuni con assunzioni a tempo determinato negli uffici dei Municipi.
LAVORO E ALTRE POSTE A BILANCIO. A sostegno dell’occupazione – i cui risultati positivi sono scritti nel rapporto Istat del terzo trimestre 2018 con il ritorno ai livelli pre-crisi – lo stanziamento della manovra 2019 è di 182 milioni; per Agricoltura e Pesca di 379 milioni (di cui 151 inserite nel Piano di sviluppo rurale gestito direttamente da Bruxelles). Ancora: per il Turismo 80 milioni; per Cultura e Sport 100 milioni; per Territorio ed Edilizia 80 milioni; per l’Ambiente 664 milioni; per i Trasporti 671 milioni; per Sviluppo economico, Competitività ed Energia 190 milioni; per Sicurezza e Ordine pubblico 38 milioni. L’artigianato sarà sostenuto con un intervento ad hoc da 30 milioni. Soldi anche all‘Arst, la spa regionale del trasporto pubblico: la Finanziaria approvata stanzia 8,5 milioni per la manutenzione dei pullman.