Il bando è promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara

Al via la quarta edizione del Bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara. A disposizione, complessivamente 4 milioni di euro di risorse private (3 milioni messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e 1 milione di euro dalla Fondazione Peppino Vismara).

Il Bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo Settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia le quali possono presentare proposte di valorizzazione di beni confiscati già assegnati, prevedendo l’avvio di nuove attività di economia sociale. I progetti dovranno rendere il bene confiscato un “patrimonio collettivo”, occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio, coinvolgendo attivamente la comunità locale.

«Partendo dalla riappropriazione di un ‘bene comune’ – sottolinea Borgomeo – è possibile costruire percorsi di coesione e inclusione sociale, iniziative di economia civile, capaci di generare una ritrovata fiducia nel territorio e alternative credibili alle econome e alle logiche criminali».

Anche per le dimensioni che il fenomeno sta via via assumendo (solo nel 2018 sono stati destinati oltre 1.700 immobili nelle regioni del Sud), i beni confiscati possono costituire una grande opportunità per il consolidamento e lo sviluppo di iniziative di imprenditorialità sociale, su cui costruire modelli socio-economici alternativi e liberi dalle mafie.

 

Chi sono i beneficiari della misura

Il soggetto responsabile è l’unico soggetto legittimato a presentare proposte di progetto. Deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro nella forma di:

–              associazione (riconosciuta o non riconosciuta);

–              cooperativa sociale o loro consorzi;

–              ente ecclesiastico;

–              fondazione;

–              impresa sociale (nelle diverse forme previste dalla L. 106/2016).

Ogni partenariato dovrà prevedere come minimo la partecipazione di altri due soggetti, di cui almeno uno del terzo settore (costituito in una delle forme previste).

Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico. La partecipazione di soggetti profit in qualità di soggetti della partnership, dovrà essere ispirata non alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse finalizzate alla crescita e allo sviluppo del territorio e della società locale. La proposta sarà in ogni caso considerata inammissibile qualora agli enti del terzo settore nel loro complesso sia assegnata una quota di contributo inferiore al 65%.

Sarà valutato positivamente il coinvolgimento di partner tecnici che dimostrino competenza ed esperienza sia nell’ambito che nel territorio di intervento, e che abbiano maturato pregresse esperienze di collaborazione con gli altri soggetti del partenariato.

 

Le iniziative ammissibili

L’obiettivo generale del Bando in oggetto è quello di valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento, sul piano simbolico oltre che in termini di produzione di servizi utili alla collettività.

I beni confiscati devono essere nella piena ed effettiva disponibilità del soggetto responsabile o di uno dei soggetti della partnership appartenente al mondo del terzo settore costituito in una delle forme giuridiche previste.

Il Bando è aperto a partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo Settore. Nei progetti potranno essere coinvolti, inoltre, il mondo economico, quello delle istituzioni, delle università e della ricerca. I partenariati dovranno dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando.

Il Bando, pubblicato al seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/bando/bando-beni-confiscati-2019/, scade il 22 maggio 2019e prevede la presentazione delle proposte esclusivamente online tramite la piattaforma Chàiros.

Saranno valutate positivamente le proposte che prevedano, tra le altre azioni: un’efficace strategia di promozione e di sostegno della legalità nei territori; il coinvolgimento attivo della comunità locale, con l’obiettivo di sviluppare un senso di riappropriazione comunitario del bene; la sostenibilità nel tempo degli interventi, in termini di capacità di generare o raccogliere risorse per garantire la continuità delle azioni proposte.

 

I contributi

Sono considerate ammissibili le proposte di progetto che rispettino tutti i seguenti requisiti:

–              richiedano un contributo da parte della Fondazione non superiore a € 500.000;

–              prevedano una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

 

Procedure e termini

Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta,devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro la data di scadenza, e non oltre, le ore 13:00 del 22 maggio 2019 attraverso il portale CHÀIROS messo a disposizione dalla Fondazione.

 

Riferimenti

Ulteriori informazioni e il bando sono disponibili nel sito Fondazione Con il Sud.

 

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