Il 7 luglio si è celebrata la Giornata Internazionale del Movimento Cooperativo indetta dall’Onu: in occasione, il presidente Maurizio Gardini ha espresso l’esigenza di società più sostenibili attraverso le stesse cooperative.

A rigor di ciò, l’Italia registra negli anni 2012-2016 un +4% di occupazione grazie alle cooperative, rispetto al sistema imprenditoriale nazionale, che secondo i dati Istat ha registrato un -1,3%.

Inoltre, le cooperative non solo creano occupazione ma danno lavoro stabile e di qualità tanto da registrare, con 46.307 nuovi posti di lavoro, un +8,6% rispetto agli anni precedenti.

Le cooperative in Italia danno lavoro a oltre 1.300.000 di persone, fatturano 160 miliardi di euro e associano oltre 13.000.000 di persone. L’Alleanza delle Cooperative Italiane rappresenta l’85% degli occupati e il 93% del fatturato complessivo del movimento cooperativo.

Dati importanti e che non stupiscono, considerato che il sistema italiano è costituito per l’80% da piccole e medie imprese, molte delle quali sono state costituite in forma cooperativa.

Il contributo delle stesse è dunque una partecipazione attiva e legata ad uno sviluppo sostenibile, alla coesione e all’inclusione sociale, al benessere delle comunità in cui le cooperative sono radicate.

Dalle numerose cooperative agroalimentari che lavorano con pratiche di agricoltura e pesca ecocompatibili. Le cooperative di distribuzione che sostengono in modo sempre crescente le fonti sostenibili di approvvigionamento dei loro prodotti ed educano al consumo responsabile. Le banche cooperative che contribuiscono all’economia reale grazie alla loro prossimità e al loro radicamento territoriale. Le cooperative di lavoro e le cooperative sociali erogano servizi fondamentali per persone e imprese dal welfare alla sanità, dalle costruzioni ai servizi, dalla comunicazione al turismo. Le cooperative di utility impegnate a offrire alle aree rurali accesso all’energia e all’acqua. Le cooperative di abitanti contribuiscono ad assicurare abitazioni sicure e a prezzi abbordabili.

Nell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile, le cooperative sono state individuate dalle Nazioni Unite come attori chiave degli Sustainable Development Goals da raggiungere entro il 2030 per tre ordini di motivi:

  1. come attori economici creano infatti opportunità occupazionali; 
  2. come imprese centrate sulle persone contribuiscono all’equità e alla giustizia sociale; 
  3. come istituzioni democratiche aprono ai soci la possibilità di giocare un ruolo chiave nelle società e nelle comunità locali.
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