Si preannuncia una nuova stagione per le imprese sociali e in generale per l’economia sociale grazie alla revisione attuata dalla riforma del Terzo settore. “Ma non si parte da zero, siamo all’anno uno”.
E’ quanto annunciato dal presidente del Gruppo Cgm, Stefano Granata, durante l’evento “Impresa sociale anno uno” svoltosi a Milano lo scorso 14 dicembre 2017 e promosso dal Gruppo Cooperativo CGM (pioniere nell’imprenditoria sociale), dal magazine Vita, insieme a Social Impact Agenda per l’Italia Innovare per includere e con il sostegno di Intesa Sanpaolo in partnership col Gruppo Unipol.
Durante l’incontro è stato presentato uno studio curato da Paolo Venturi, direttore di Aiccon (centro studi dell’Università di Bologna sull’economia sociale), intitolato “Valore e potenziale dell’impresa sociale”, che ha rilevato come l’Italia sia in possesso di un patrimonio incomparabile per quanto riguarda l’economia sociale.
Sono 92.799 i soggetti che operano nell’imprenditoria sociali, di cui:
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17 mila son cooperative sociali;
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1.800 imprese sociali ex novo;
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12 mila organizzazioni no-profit marketing oriented;
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62 mila imprese profit che operano nei settori dell’impresa sociale;
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160 start-up innovative a vocazione sociale;
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131 società benefit (fenomeno nato in Italia, dopo gli Stati Uniti, nelle benefit corporation).
Un ulteriore dato positivo è stato registrato dall’aumento del 30% da parte delle cooperative sociali tra il 2011 e il 2015 ed anche dall’incremento del numero di addetti in questo settore passato da 320.513 a 383.828.
L’impresa sociale dunque funziona, è resiliente ed è un motore di sviluppo sostenibile perchè tiene in equilibrio le dimensioni sociale, economica e ambientale. Può giocare un ruolo determinante, ma per farlo bisogna fare rete anche con coloro che non intersecano direttamente il Terzo settore.
Giovanna Melandri, Presidente di Social Impact Agenda per l’Italia e di Human Foundation, ha proposto un “outcome fund nazionale” un fondo per l’innovazione sociale, sul quale si sta valutando la possibilità di presentare un emendamento nella legge di Stabilità.
Inoltre son stati presentati numerosi progetti a testimonianza della grande vitalità che anima il mondo del sociale in Italia: un momento che non è stato soltanto una rappresentazione di belle esperienze ma di una intelligenza diffusa capace di coniugare innovazione e solidarità, disegnare alleanze inedite e co-produrre beni e servizi.