Pubblicato l’Avviso pubblico per partecipare al Programma LavoRas che stanzia 45,2 milioni di euro per i cantieri di nuova attivazione, secondo le 6 tipologie riportate di seguito:

  • ambiente e dissesto idrologico
  • beni culturali e archeologici
  • edilizia
  • reti idriche
  • valorizzazione attrattori culturali
  • patrimonio pubblico ed efficiantamento delle procedure comunali

Il programma ha lo scopo di creare 4.000 posti di lavoro, la cui durata dei contratti sarà coperta dal Programma per 8 mesi con un orariodi 20 ore settimanali.

Destinatari sono i Comuni che dovranno presentare i loro progetti di cantiere entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso (allegato 1A) – o 45 per la richiesta da parte di Comuni in forma associata (allegato 1B) – utilizzando gli appositi moduli. 

Al momento della presentazione della domanda, il Comune dovrà specificare le modalità di attuazione del cantiere, in forma diretta o con affidamento esterno, e presentare un cronoprogramma di attuazione e un budget.

I Comuni possono optare anche per l’attuazione, totale o parziale, del cantiere attraverso una società in house, regolarmente iscritta nel relativo registro.

L’Insar, soggetto attuatore del programma, fornirà tutte le informazioni necessarie ed un servizio di affiancamento ai Comuni della Sardegna che vorranno attivare i cantieri.

Gli Enti Locali che non hanno disponibilità di spazi assunzioni possono attuare l’esecuzione dei cantieri attraverso l’affidamento esterno a cooperative sociali di tipo B ( nel rispetto di quanto previsto dalla disciplina delle cooperative sociali all’art. 4 della legge 381/91). Una volta ricevuta la Convenzione di finanziamento e del disciplinare da parte dell’Instar, gli Enti Locali dovranno avviare le procedure di selezione e consultazione delle cooperative entro 7 giorni, attribuendo un termine a queste ultime di massimo 30 giorni per la presentazione delle domande. Successivamente, entro 30 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande, gli Enti Locali dovranno pubblicare gli esiti e contestualmente inviare i risultati all’Insar.

In questo specifico caso ( di affidamento delle attività di cantiere a cooperative sociali di tipo B) le proposte progettuali per ciascun cantiere non possono superare l’importo di 220.000 euro.

Qualora le risorse assegnate al Comune siano superiori alla soglia di 220.000 euro stabilita dal Programma LavoRas, il Comune dovrà individuare prioritariamente le proposte in settori di intervento diversi e impegnarsi a promuovere, in caso di affidamento a terzi, la suddivisione inlotti ai sensi dell’art. 51 del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50.

Per quanto riguarda l’affidamento dei cantieri, rientranti nei settori di intervento “Ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico”, a cooperative agricole o forestali, a queste ultime si applicano i requisiti e gli obblighi previsti per le cooperative sociali di tipo B, che sono così di seguito esplicitati:

  • devono essere attive da almeno due anni;
  • devono avere avuto, nell’ultimo biennio, un fatturato globale medio annuo non inferiore a 70 mila euro, aumentato a 100 mila euro nel caso di RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese);

  • devono assicurare il rispetto del vincolo previsto dall’art. 4 della legge 381/91;
  • nel caso di affidamento a Cooperative riunite in RTI, i requisiti devono essere posseduti da ciascuna di esse.

Qualora le risorse assegnate al Comune siano superiori alla soglia di 220.000 euro stabilita dal Programma LavoRas, il Comune dovrà individuare prioritariamente le proposte in settori di intervento diversi e impegnarsi a promuovere, in caso di affidamento a terzi, la suddivisione inlotti ai sensi dell’art. 51 del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50.

Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo insarlavoras@pec.insar.it, indicando nell’oggetto la seguente dicitura: Domanda di partecipazione al programma LavoRas – Cantieri di nuova attivazione.

Dal momento della ricezione del progetto, l’Insar ha 30 giorni di tempo per validarlo e consegnare la bozza di convenzione ai Comuni che dovranno firmare entro 15 giorni. Essendo la procedura a sportello, verrà rispettato l’ordine cronologico di spedizione delle domande. 

La terza fase coinvolgerà l’Aspal e i Centri per l’impiego incaricati di individuare i disoccupati secondo le liste degli enti locali.

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