Promuovere le competenze professionali dei giovani disabili: dettagli e operatività della misura.

Il panorama delle disabilità e del mondo lavorativo si arricchisce di una nuova iniziativa: l’introduzione di un Fondo a supporto degli enti operanti nel Terzo Settore che assumono persone con disabilità entro la fine dell’anno in corso.

Una delle principali novità emerse dal decreto Lavoro riguarda un’azione volta a incentivare le capacità professionali dei giovani con disabilità, promuovendo il loro coinvolgimento nelle attività di interesse generale del Terzo Settore (articolo 28 del D.L. 48/2023, convertito in Legge 85/23).

Il Fondo è destinato agli enti del Terzo Settore registrati nel relativo Registro unico (Runts), comprendendo organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale coinvolte nella procedura di transizione automatica al Runts. Anche le Onlus registrate nell’anagrafe apposita, temporaneamente considerate enti del Terzo Settore, rientrano tra i potenziali beneficiari.

Questo contributo è destinato a ogni individuo con disabilità di età inferiore ai 35 anni, assunto in conformità alla legge 68/1999, mediante un contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre dell’anno in corso. È fondamentale sottolineare che l’assunzione è vincolata allo svolgimento di attività conformi allo statuto dell’ente, ovvero attività di interesse generale, riconducibili ai settori definiti dall’articolo 5, comma 1, del D.Lgs 117/2017 (Codice del Terzo Settore).

Tuttavia, l’accesso ai contributi del Fondo non è ancora attivo. È necessario attendere l’emanazione di un apposito provvedimento da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri o dai ministeri delegati per le Disabilità e il Lavoro, al fine di conoscere le modalità di ammissione, i tempi, l’entità e la distribuzione del contributo. È importante precisare che questo provvedimento dovrà essere adottato entro il 1° marzo prossimo.

Il decreto Lavoro 2023 prevede anche un’altra misura che promuove l’assunzione di persone con disabilità e coinvolge attivamente gli enti del Terzo Settore. In particolare, viene riconosciuto un contributo per ciascun individuo con disabilità assunto grazie all’attività di mediazione svolta dai soggetti quali enti del Terzo Settore, imprese sociali, patronati, enti bilaterali e associazioni non lucrative aventi tra i loro obiettivi la tutela del lavoro e delle persone con disabilità.

Questo incentivo si manifesta sotto forma di esonero contributivo, pari al 60% o all’80% dell’intero incentivo riconosciuto ai datori di lavoro, a seconda delle disposizioni stabilite dall’articolo 10 del D.L. 48/2023. A differenza della precedente agevolazione, questa misura coinvolge gli enti del Terzo Settore come mediatori nel processo di inserimento lavorativo e non direttamente come datori di lavoro. Per ricevere tale contributo, è essenziale che l’attività di mediazione sia svolta in accordo con quanto definito nel patto di servizio personalizzato, stabilito con i servizi per l’impiego competenti. È responsabilità degli enti mediatori garantire la presenza di una figura professionale incaricata del processo di inserimento lavorativo durante l’intera durata del beneficio.

Per maggiori informazioni Confcooperative Sassari Olbia e Puntocooper sono a disposizione degli associati e dei clienti.

 

Fonte: Terzo settore, un fondo a sostegno delle assunzioni di disabili

 

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